Visita guidata

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Piccola visita online dei posti storici più importanti

Data:

18 Ottobre 2020

Tempo di lettura:

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Descrizione

1. PALAZZO MARCHESALE

Uno dei luoghi di maggior interesse del paese è il caratteristico Palazzo Marchesale, castello intorno al quale Spinete si è formato. Si tratta di una piccola fortezza che divenne residenza signorile di proprietà della famiglia Imperato. La sua struttura quadrangolare conserva una corte interna, che è delimitata da una serie di arcate che sostengono il loggiato. In alto, sul lato destro del porticato, è visibile la figura di una sirena con doppia coda scolpita nella pietra, risalente al XVII secolo. L’immagine è in posizione frontale con le braccia che sollevano le due code squamose; un fiore traforato raffigura l’ombelico, mentre i bellissimi capelli ricci sembrano richiamare le onde del mare. Numerosi sono i significati che vengono attribuiti a questo tipo di figura ma, molto probabilmente, la sirena spinetese aveva un significato apotropaico, perché capace di respingere le forze maligne.A causa dei forti terremoti che si sono verificati nella nostra zona, la parte superiore ha subito diversi lavori di ristrutturazione. Al secondo piano si trova un largo terrazzo che dà sul lato sud del castello all'interno del giardino pensile, la presenza nella stessa di tracce di affreschi rovinati e la torre dimezzata fanno chiaramente pensare alla distruzione della parte più alta. Forse essa è stata abbattuta dal devastante terremoto del 1805. Dell'epoca feudale, oltre alla parte bassa del Palazzo Marchesale, a noi è rimasto l'Arco in stile gotico che chiudeva la porta nord del paese; essa fino all'Ottocento era chiamata "Porta da Capo".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2. CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA

Diverse sono anche le chiese distribuite su tutto il territorio spinetese. La più importante è la Chiesa di Santa Maria Assunta, situata vicino al Palazzo Marchesale, in Piazza Tomasi. Come si può dedurre dai reperti storici del campanile, si tratta di una parrocchia antichissima che porta la data del 1241. Leggenda narra che l'ultima erede della famiglia dei marchesi, Elisa Francipani, seguiva le celebrazioni liturgiche dal dal coretto di casa sua, che comunicava con la navata sinistra della Chiesa Madre. In seguito al terremoto del 2001, è stata riportata al suo vecchio splendore attraverso importanti lavori di restaurazione e ristrutturazione. Numerose sono le statue ivi ubicate ed adorate; tra tutte, la statua delle Madonna che dà lustro e nome alla Chiesa stessa.

 

 

 

 

 

3. CHIESA DI SAN PIETRO APOSTOLO

Del 1309, invece, è la Chiesa di San Pietro Apostolo, la quale viene citata nell'autorevolissimo documento dell'Archivio Vaticano. Essa fu costruita per andare incontro alle esigenze di una

parte di popolazione che si era spostata enlla parte bassa del paese. Si tratta di una struttura semplice, ad una sola navata, ma molto coinvolgente ed accogliente.

 

 

 

 

 

4. CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA

“Essere di Spinete vuol dire avere devozione per San Giovanni Battista”; da questa grande venerazione, l’esigenza di costruire una chiesa in suo onore (attualmente la chiesa di campagna più grande del Molise). La chiesa si trova sulla collina dell’omonima borgata e fu costruita in seguito ad eventi ritenuti miracolosi da più parti.
Tramandata di generazione in generazione la storia, ricca di testimonianze, narra che “i contadini che lavoravano la terra intorno all’attuale chiesa, vedevano sempre su un olmo una colomba bianca. A molti in sogno la colomba spiegò che era San Giovanni Battista e veniva da Gallo Matese. Successivamente, ai piedi dell’albero, trovarono la statua di San Giovanni vecchio (portata lì da qualcuno o arrivata miracolosamente sulla nostra collina) e decisero di trasferirla nella chiesa di Spinete. Gli abitanti di Gallo Matese, seguendo le indicazioni di alberi inginocchiati, vennero a riprendersi la statua. La mattina dopo la vecchia statua era tornata di nuovo e, questo fenomeno si verificò per ben due volte”. In seguito, gli spinetesi trovarono una lettera indirizzata a quelli di Gallo che diceva: “Non venitemi a prendere più, perché voglio essere adorato a Spinete”. Al ripetersi di questi fatti prodigiosi, gli spinetesi decisero di costruire, nel luogo dove si trovava l’olmo, una chiesa dedicata al santo. I muratori cominciarono a costruirla con la facciata rivolta verso la borgata, ma la mattina seguente trovarono tutto a terra. Allora, riniziarono i lavori e misero alcune guardie a sorvegliare; senza volerlo, quest’ultime si addormentarono e la mattina trovarono di nuovo tutto distrutto. A quel punto, San Giovanni fece trovare

una nuova lettera nella quale diceva che la sua chiesa doveva essere costruita con la facciata rivolta verso il paese; e finalmente, la chiesa venne realizzata. Strane leggende ruotano anche intorno alle varie statue del santo: la prima, “si rifiutò” di entrare in un armadio costruito in seguito alla sua sostituzione e la seconda, bruciò per un incendio causato dalle candele poste ai suoi piedi. Ad oggi, nella chiesa è presente una moderna statua di gesso, venerata ed adorata come le precedenti. Numerosi sono i miracoli attribuiti al grande santo: tra tutti, quelli compiuti durante la Secoda Guerra Mondiale, quando San Giovanni salvò la chiesa dai bombordamenti e limitò a due il numero dei morti. Inoltre, San Giovanni Battista rappresenta un vincolo di unità fra tutti gli spinetesi sparsi per il mondo, i quali costituiscono un altro paese più grande di quello residente. Questo ci sembra il miracolo più grande che San Giovanni continua a fare per il popolo di Spinete, dunque non è stata una scelta casuale far iniziare a Spinete "La settimana delle comunità molisane residenti all'estero" il 24 giugno festa del nostro Patrono.

Ultimo aggiornamento: 04/12/2023

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