Con il suggestivo ingresso del suo lungo viale alberato, il bellissimo casale è appartenuto nel passato prima ai Marchesi Imperato e poi al signorotto di Spinete Don Guido del casato Tommasi. L’ampio cortile divide il casolare in due abitazioni distinte e separate: quella patronale nella quale il signore trascorreva i mesi estivi per controllare, nella stagione del raccolto, i lavori agricoli e l’altra abitata dal mezzadro.
Alle spalle del Casale di “Don” Guido troneggia una maestosa quercia plurisecolare – stimata di almeno cinque secoli – censita dal servizio forestale come patrimonio da conservare e proteggere. La quercia ha numerosi rami che sembrano anch’essi altrettante querce sospese nell’aria.
La quercia era e continua ad essere protagonista della storia millenaria di Spinete e del suo paesaggio: sullo stemma comunale rappresenta la comunità con un lungo ramo. È la regina dei boschi sparsi sul territorio e fa spesso da segnavia per i sentieri della terra de le Speneta.