Antichissima borgata omonima del Patrono di Spinete San Giovanni Battista. Situata sulle colline che sovrastano intorno il centro storico, è tra le borgate più alte dell’agro comunale. Nella chiesa a Lui intitolata, riconosciuta la chiesa di campagna più grande del Molise e decorata all’interno con elementi artistici di rilievo, è conservata la Statua del Santo, venerata più volte durante l’anno. La devozione di Spinete per il Suo Patrono è molto antica. Risale al Cinquecento ed è accompagnata dal susseguirsi di tanti fatti prodigiosi come il “gemellaggio spirituale” con la comunità di Gallo Matese, piccolo comune campano sul massiccio matesino e la liberazione del paese dall’occupazione tedesca durante la seconda guerra mondiale. Spinete fu salvata dai bombardamenti.
Il Vescovo Garzadoro visitò già nel 1624 la chiesa di San Giovanni Battista extra moenia, fuori le mura, e l’annesso “ospedale”: un ricovero per i pellegrini che vi confluivano numerosi nell’occasione della festa. San Giovanni Battista rimane il vincolo di unità più forte e antico del popolo spinetese, anche di quello numerosissimo sparso per il mondo, soprattutto in Australia dove vive la comunità più grande.
“Può facèmm l’appesa veloc e arrviàmm a Santa Croc,
nu can appriéss c ciabbiàtt e a San Giuann c mucciecàt”
Poi facemmo velocemente la salita e arrivammo a Santa Croce
lì un cane cominciò a correrci dietro e a San Giovanni ci morse